

Maggio 2016: la New York University conferisce a Paolo Fresco il riconoscimento come suo migliore benefattore dell’anno.
Quali sono stati i motivi di questa premiazione?
Ebbene, l’ex amministratore delegato di Fiat e vice presidente di General Electric ha donato una somma pari a 25 milioni di dollari, destinata al NYU Langone Center, centro medico specializzato nella cura delle malattie dell’apparato muscolo-scheletrico.
Quali invece i motivi della donazione?
La scelta deriva da esperienze personali e da degli ideali.
Con riferimento agli ideali, come racconta ai microfoni di Radio24
E’ STATO UN OBBLIGO MORALE RENDERE ALLA SOCIETA’ ALMENO UNA PARTE DI QUELLO CHE LA SOCIETA’ MI AVEVA DATO
Hanno poi influito le esperienze personali, ossia l’aver avuto una moglie (Marlene) malata di Parkinson e l’aver ricevuto un’assistenza eccellente da parte del NYU Langone Center – la struttura beneficiaria ricordiamo.
Parla di un debito di riconoscenza nei confronti dell’istituto e dei rapporti di amicizia che si crearono durante quel periodo con i medici curanti. E ancora parla gratitudine verso l’America e la General Electric, che gli hanno permesso di fare carriera e di accumulare una fortuna – parte della quale ricordiamo ha voluto devolvere al Langone Center.
Ma in tutto ciò che ruolo ricopre l’Italia?
Come spiega sempre ai microfoni di Radio24, anche in questo caso si parla di un debito di riconoscenza che il manager riconosce nei confronti del suo Paese natale (dove tra l’altro è tornato a vivere), essendo stato infatti lo Stato nel quale nacque e ricevette l’educazione primaria e nel quale lavorò come amministratore delegato per la Fiat.
L’obiettivo della donazione
Tale donazione avrà lo scopo primario di finanziare le attività e la ricerca della New York University e, in secondo luogo, attraverso una formula abbastanza complicata (a detta di Fresco stesso) promuovere delle collaborazioni con scienziati e istituti italiani. Formula questa accettata molto volentieri dall’istituto americano.