Il blog è l’unico media proprietario che, se inserito correttamente nella propria strategia di presenza online, permette di incrementare le vendite dei tuoi prodotti. È uno dei più potenti strumenti di marketing a tua disposizione perchè ti permette di capire esattamente cosa cerca e cosa vuole il consumatore, perchè acquisisci contatti qualitativamente superiori e, conseguentemente, risparmi soldi dalle altre attività di marketing.
Ma com’è possibile ciò?
Ebbene, prima di addentrarci nel vivo della trattazione, lascia che chiarisca cosa si intende per blog, cosa sia una blogosfera e quali numeri si aggirino intorno ad essa.
Piccolo excursus sui blog
La parola blog deriva dall’unione di due termini: web (rete) e log (diario), dunque diario in rete. Secondo Technorati, ci sono 5 tipologie di blogger: hobbisti, professionisti part-time e professionisti full time, aziendali e imprenditori. Gli ambiti sono i più disparati, possono spaziare dalla moda fino alla botanica, dal cibo fino allo sport e così via.
Da qui nasce la blogosfera, ossia l’insieme di blog che popolano la rete, trattanti tutti una categoria tematica o singoli argomenti e che sono tra di loro fortemente interconnessi. Infatti i bloggers, gli autori dei blog, si leggono a vicenda, si consultano e si citano, principalmente tramite link, garantendo così ai lettori un’informazione la più esaustiva ed eterogenea possibile.
Secondo WPVirtuoso.com nel 2013 i blog erano 152 milioni, mentre secondo Statista.com nel 2011 erano 173 milioni. Trattandosi di dati discordanti (dal momento che tra questi ce ne saranno di sicuro abbandonati o inattivi), l’unica metrica affidabile risulta essere il numero di articoli scritti al giorno, consultabile a questo link. Ti consigliamo di vederla perché il numero è impressionante.
Qualche dato sui blog
e qualche considerazione al riguardo
Chiusa questa parte introduttiva, vediamo ora di capire perché il blog, se gestito bene, può incrementare la redditività aziendale.
Iniziamo col citare qualche dato:
- l’84% degli utenti effettua l’acquisto dopo aver letto in un blog un articolo sul prodotto ricercato;
- per i consumatori di 18-34 anni il blog rappresenta la fonte primaria di informazioni per effettuare decisioni di acquisto;
- tra i consumatori di 35-54 anni il blog è posizionato al secondo posto come fonte di informazione, dopo amici familiari e colleghi;
- il blog influenza del decisioni di acquisto del 54% delle famiglie;
- la metà delle persone usa i blog per acquisire le informazioni iniziali su un prodotto, il 43% per trarre ispirazione, il 33% per restringere le opzioni di acquisto e solo il 30% per confermare la sua decisione.
Dai dati appena esposti, possiamo giungere a questa importante conclusione:
I BLOG GIOCANO OGGIGIORNO UN RUOLO FONDAMENTALE NELL’IMBUTO DEL MARKETING
Per questo motivo, occorre ribadire ulteriormente un concetto:
IL BLOG, SE GESTITO BENE, PUO’ INCREMENTARE LA REDDITIVITA’ AZIENDALE
Perché ciò avvenga, occorre però che si inserisca in una strategia più generale di presenza sulla rete. Affinchè quindi il blog abbia la sua utilità nel business aziendale, deve essere supportato da una strategia di inbound marketing, content marketing e lead generation. Perché i tuoi articoli generino nuovi clienti o consolidino le relazioni con quelli già esistenti occorre infatti che:
- i contenuti siano di qualità, generando attenzione grazie alla creazione di aspettative (content marketing);
- rispondano a effettive esigenze e/o problemi dei lettori, in modo tale che questi cercando la soluzione in Internet vengano da te per approfondire l’argomento (imbound marketing);
- portino il lettore a compiere un’azione specifica: iscriversi alla newsletter, scaricare un ebook, ecc, conquistando in tal modo la sua fiducia (lead generation).
Il tutto ovviamente dovrà essere affiancato da un’adeguata presenza sugli altri social media, avendo inoltre particolare cura della SEO (Search Engine Optimization).
La strategia giusta
Chiariti quelli che sono gli aspetti più operativi della strategia, bisogna adesso fare un passo indietro e definire gli elementi che stanno a monte, ossia quelli su cui si basa la strategia, e dunque:
- Analisi del contesto. Devi capire come sei percepito attualmente dal mercato e in che condizione si trovano i tuoi concorrenti. Facendo un’analisi SWOT scoprirai infatti quali sono i tuoi punti di forza e di debolezza, quali minacce e quali opportunità ti riserva il mercato e, da questi, impostare un piano di comunicazione che sfrutti a proprio vantaggio gli elementi così identificati.
- Individuazione del target. Chi è il tuo cliente tipo, quali sono i suoi comportamenti e abitudini, quali le problematiche comuni? Occorre inoltre identificare il canale o i canali sui quali raggiungerlo (offline e/o online?).
- Definizione degli obiettivi. Il blog può svolgere quattro obiettivi principali: supporto ai clienti (customer service); acquisizione di nuovi clienti (lead generation); ufficio stampa (media PR); creare e rafforzare il brand engagement (costruzione di una community). Ognuno di questi obiettivi implicherà ovviamente un approccio e degli argomenti differenti; se infatti imposti il blog come se fosse l’ufficio stampa aziendale, le informazioni riportate saranno caratterizzate da un tono più formale, con i contenuti incentrati sull’azienda. Se invece si vuole fare attività di customer service, nel blog si utilizzerà un tono più colloquiale e semplice, per fare in modo che ogni dubbio o problema venga risolto durante la lettura dell’articolo.
Una volta individuato quello che puoi offrire tu, quello che i tuoi concorrenti non possono dare e quello che i clienti vogliono, si otterrà un’area, data dall’intersecazione di questi tre fattori, nella quale saranno presenti tutti quei contenuti originali nuovi o non trattati in modo adeguato dal mercato, che ti garantiranno quel livello di visibilità e di autorevolezza necessario per conquistare il tuo target ed aumentare di conseguenza i tuoi ricavi.
Il calendario editoriale di un blog
Chiariti tutti questi aspetti, non resta che organizzare il tutto in maniera ordinata secondo un programma prestabilito, il calendario editoriale.
Un piano editoriale ben strutturato permette di migliorare il tuo approccio al target giorno dopo giorno grazie alla correlazione diretta tra risultati ed azioni svolte. Grazie ad un costante monitoraggio dei risultati capirai ad esempio quali argomenti generano più interesse, in quali ore del giorno i tuoi lettori risultano più attivi e quale modalità di contatto preferiscono (ad esempio se tramite newsletter, pagina Facebook, feed RSS oppure per accesso diretto al tuo blog).
Al momento della creazione del tuo piano editoriale, dovrai definire in maniera prioritaria i seguenti aspetti:
- Categorie tematiche: devono rispecchiare le diverse esigenze del cliente: problemi, dubbi, benefici legati alle caratteristiche del tuo prodotto, elementi di insoddisfazione nei confronti della concorrenza.
- Argomenti (i cosiddetti topic): vengono tratti dalle categorie tematiche precedentemente individuate.
- Immagini: perché un articolo risulti piacevole alla lettura e accattivante, occorre corredarlo di qualche immagine, dotata di pertinenza tematica e con una funzione evocativa.
- Risorse: possono essere spunti di riflessione o fonti dalle quali attingere per la stesura di un articolo o a cui riferirsi per dare autorevolezza alla trattazione.
- Obiettivi: ogni singolo post deve avere un obiettivo specifico, uno soltanto, che sia coerente con la strategia generale e con gli obiettivi del blog precedentemente definiti (customer service, lead generation, media PR, creazione community).
- Call to action (CTA): significa letteralmente invitare un utente a compiere un’azione (iscriversi alla newsletter, scaricare un ebook, prenotare una consulenza, ecc). Non è obbligatorio inserirla in ogni articolo, ma è bene inserirla nel proprio calendario quando prevista, così da tenerla in evidenza.
- Data di pubblicazione dell’articolo.
- Keywords: le parole chiave intorno alle quali hai costruito il tuo articolo e che ti serviranno per indicizzare lo stesso nei motori di ricerca, utile non solo ai fini della SEO ma anche della SERP (Search Engine Results Page), ossia la pagina dei risultati del motore di ricerca.
Tutto il processo di pianificazione si è concluso. Non resta che partire!
Sii paziente e raccogli i dati
GESTIRE UN BLOG RICHIEDE PAZIENZA, PERCHE’ I RISULTATI NON SARANNO IMMEDIATI
Perché il blog produca risultati tangibili è richiesto del tempo, che può andare dai 6 ai 12 mesi, durante i quali: tu aggiungerai ulteriori articoli, Google piano piano te li indicizzerà e i lettori si accorgeranno che un altro operatore sta cercando di dare una soluzione ai loro problemi. Ciò soprattutto se la tua azienda è appena nata e deve ancora inserirsi nel mercato.
Se dunque dopo il primo articolo non vedi i clienti scalpitanti alla tua porta non disperarti, sappi che col tempo arriveranno. Bisogna in questa prima fase avere pazienza e risulta indispensabile misurare costantemente le reazioni del tuo pubblico così da adattare i contenuti, i toni e ogni altro elemento del blog ai loro comportamenti ed abitudini. Solo in questo modo sarà infatti possibile offrire ogni volta argomenti interessanti che invoglino i lettori a leggerti, a condividere gli articoli sui social e, se sei stato bravo, a venire a comprare da te!
Nel caso vorresti approfondire ulteriormente l’argomento, ti segnaliamo alcune risorse:
- Blogaziendali di Alessio Beltrami e il suo libro Come vendere con il blog aziendale, dal quale abbiamo preso spunto per la stesura di questo articolo.
- Una breve guida su come aprire un blog (in inglese) di ReviewBox
- Inbound Marketing di Jacopo Matteuzzi. Un libro anch’esso illuminante che tratta la materia in modo un po’ più generico e da diverse angolazioni.
Se già hai un tuo blog, saremmo curiosi di sapere nei commenti quale obiettivo stai perseguendo e quale strategia hai adottato!
Perciò che aspetti? Facci sapere la tua storia!
1 commento. Nuovo commento
Ciao Riccardo, moto interessante questo articolo sul BLOG quale strumento di aumento della redditività aziendale e di posizionamento sul mercato. Già da diverso tempo stiamo pensando di realizzare questo format sul sito del nostro studio professionale e credo proprio che sia giunto il momento di cominciare.
Grazie dei suggerimenti operativi.