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Le riflessioni da fare prima di avviare una startup

luglio 1, 2016Riccardo PinardiNews, Startup e Innovazione

Come descritto nell’articolo sul ciclo di vita delle startup, la fase di semina (o seed, in inglese) è lo stadio iniziale seguente alla concezione dell’idea. L’imprenditore non solo deve esaminare attentamente il progetto e stimarne la fattibilità, ma deve anche informarsi sull’ambiente competitivo e prepararsi sulle questioni legali e su quelle economico aziendali. Ecco quali sono tre importanti valutazioni che l’imprenditore deve compiere prima di entrare attivamente nel mercato con la sua startup:

  1. Valutazione del progetto imprenditoriale e delle competenze,
  2. Valutazione delle opportunità di mercato,
  3. Valutazione delle opportunità di finanziamento.

(Forse può interessarti sapere anche perchè le startup falliscono)

Un incubatore di impresa può offrire un aiuto importante in ognuna di queste valutazioni, dando un supplemento importante in termini di informazioni e supporto. Iniziando dal punto numero 1, ecco alcune riflessioni che l’imprenditore (o lo startupper) dovrebbe fare prima di avviare il suo progetto di business (startup):

1. Valutazione del progetto imprenditoriale e delle competenze

Secondo diversi studiosi (ad es. L. Ballista – Bocconi), i driver del successo delle startup in Italia sono la presenza di una figura leader e la distribuzione delle competenze all’interno del team. In altre parole, un team senza le competenze necessarie e senza una guida esperta, ha poche possibilità di avere successo.

Inoltre, come scritto anche all’interno del dossier “Avviare la propria impresa” del giornale economico Cash, è necessario ragionare sui 10 fattori definiti come “variabili critiche per poter raggiungere il successo professionale”. Ecco quali sono:

  1. Alla base di una costituzione di successo ci deve essere un’ottima idea imprenditoriale. Idealmente si tratta di un’idea o un modello aziendale che ancora non esiste sul mercato e per questo motivo è innovativo. Tuttavia, un’innovazione può anche essere quella di offrire qualcosa di già esistente in un modo nuovo, diverso o migliore.
  2. Idealmente il fondatore dovrebbe disporre di una certa dose di esperienza nel settore nel quale vorrebbe lanciarsi.
  3. E’ importante che l’imprenditore sia ottimista e abbia volontà di avere successo e autostima per superare i numerosi ostacoli che si troverà ad affrontare. Inizialmente la quantità di lavoro richiesta sarà molto alta, rendendo difficili altre attività (ad esempio: relazioni sociali esterne e vacanze).
  4. Il business plan è la base della costituzione di un’impresa. Questo strumento consente un approccio sistematico e il riconoscimento anticipato dei problemi. In questo modo possono venire attuate le migliori contromisure a molte complicazioni.
  5. I mezzi finanziari devono essere sempre sotto controllo. Inoltre i guadagni realizzati vengono reinvestiti nell’impresa.
  6. Bisogna concepire un piano di marketing adeguato per sapere come introdurre il proprio prodotto o servizio sul mercato.
  7. Per mantenere i vantaggi rispetto alla concorrenza è importante continuare a sviluppare e migliorare le proprie idee.
  8. Il sostegno da parte di esperti come consulenti (finanzieri, avvocati, altri imprenditori, eccetera) può fornire nuove possibilità all’imprenditore e alla sua impresa.
  9. Fare networking, ossia costruire una rete di cooperazioni e di contatti strategici consente al giovane imprenditore di ottenere ulteriore know-how, che altrimenti dovrebbe pagare.
  10. Le strutture aziendali devono essere chiare in modo da mantenere i collaboratori motivati, sapendo esattamente quali sono i loro compiti. D’altra parte i clienti conoscono i propri interlocutori.

Tutte queste riflessioni sono cruciali nel caso si voglia avviare un nuovo business o una startup, e se serve aiuto, ecco perchè esistono gli incubatori e gli acceleratori di impresa 🙂

Tag: imprenditorialità, seed, startup, valutazioni
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