

Come descritto nell’articolo sul ciclo di vita delle startup, la fase di semina (o seed, in inglese) è lo stadio iniziale seguente alla concezione dell’idea. L’imprenditore non solo deve esaminare attentamente il progetto e stimarne la fattibilità, ma deve anche informarsi sull’ambiente competitivo e prepararsi sulle questioni legali e su quelle economico aziendali. Ecco quali sono tre importanti valutazioni che l’imprenditore deve compiere prima di entrare attivamente nel mercato con la sua startup:
- Valutazione del progetto imprenditoriale e delle competenze,
- Valutazione delle opportunità di mercato,
- Valutazione delle opportunità di finanziamento.
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Un incubatore di impresa può offrire un aiuto importante in ognuna di queste valutazioni, dando un supplemento importante in termini di informazioni e supporto. Iniziando dal punto numero 1, ecco alcune riflessioni che l’imprenditore (o lo startupper) dovrebbe fare prima di avviare il suo progetto di business (startup):
1. Valutazione del progetto imprenditoriale e delle competenze
Secondo diversi studiosi (ad es. L. Ballista – Bocconi), i driver del successo delle startup in Italia sono la presenza di una figura leader e la distribuzione delle competenze all’interno del team. In altre parole, un team senza le competenze necessarie e senza una guida esperta, ha poche possibilità di avere successo.
Inoltre, come scritto anche all’interno del dossier “Avviare la propria impresa” del giornale economico Cash, è necessario ragionare sui 10 fattori definiti come “variabili critiche per poter raggiungere il successo professionale”. Ecco quali sono:
- Alla base di una costituzione di successo ci deve essere un’ottima idea imprenditoriale. Idealmente si tratta di un’idea o un modello aziendale che ancora non esiste sul mercato e per questo motivo è innovativo. Tuttavia, un’innovazione può anche essere quella di offrire qualcosa di già esistente in un modo nuovo, diverso o migliore.
- Idealmente il fondatore dovrebbe disporre di una certa dose di esperienza nel settore nel quale vorrebbe lanciarsi.
- E’ importante che l’imprenditore sia ottimista e abbia volontà di avere successo e autostima per superare i numerosi ostacoli che si troverà ad affrontare. Inizialmente la quantità di lavoro richiesta sarà molto alta, rendendo difficili altre attività (ad esempio: relazioni sociali esterne e vacanze).
- Il business plan è la base della costituzione di un’impresa. Questo strumento consente un approccio sistematico e il riconoscimento anticipato dei problemi. In questo modo possono venire attuate le migliori contromisure a molte complicazioni.
- I mezzi finanziari devono essere sempre sotto controllo. Inoltre i guadagni realizzati vengono reinvestiti nell’impresa.
- Bisogna concepire un piano di marketing adeguato per sapere come introdurre il proprio prodotto o servizio sul mercato.
- Per mantenere i vantaggi rispetto alla concorrenza è importante continuare a sviluppare e migliorare le proprie idee.
- Il sostegno da parte di esperti come consulenti (finanzieri, avvocati, altri imprenditori, eccetera) può fornire nuove possibilità all’imprenditore e alla sua impresa.
- Fare networking, ossia costruire una rete di cooperazioni e di contatti strategici consente al giovane imprenditore di ottenere ulteriore know-how, che altrimenti dovrebbe pagare.
- Le strutture aziendali devono essere chiare in modo da mantenere i collaboratori motivati, sapendo esattamente quali sono i loro compiti. D’altra parte i clienti conoscono i propri interlocutori.
Tutte queste riflessioni sono cruciali nel caso si voglia avviare un nuovo business o una startup, e se serve aiuto, ecco perchè esistono gli incubatori e gli acceleratori di impresa 🙂